Sabato 17 luglio il Patriziato di Chiggiogna parte con un comodo torpedone attraverso il San Gottardo in direzione della meta prescelta. Dopo la solita pausa alla Raststätte di Schattdorf si raggiunge Svitto quale prima tappa culturale della gita.

Svitto, una cittadina che ha conservato il suo spirito paesano. All’interno dei muri perimetrali della casa Ital Reding,uno dei complessi residenziali e imponenti della vecchia Svizzera, si trova la casa abitativa Bethlehem che i patrizi Chiggiognesi sono curiosi di scoprire nel suo ambiente assolutamente affascinante e apprezzare tutti i suoi particolari. Questa abitazione fu costruita nel 1287 e quindi risale ai tempi della costituzione della Confederazione Elvetica. Nel XVI secolo venne sottomurato alla costruzione un nuovo zoccolo in pietra, mentre nel piano seminterrato fu affrescato uno spazio che venne utilizzato come tavernetta. Al piano superiore è sita la stanza del carnevale riservata ai manichini, in vestiti d’epoca, particolari, dai colori meravigliosi. La visita è stata illustrata da una guida molto competente e di una squisita cordialità.

Quale piatto forte segue la visita al Museo Nazionale. All’entrata dello stesso, guarda caso, la guida è la signorina Beffa, cresciuta a Chiggiogna ed in procinto di preparare il suo lavoro di diploma. Jessica si è dimostrata molto preparata e di eccellente capacità retorica. Il museo ospita il Forum della storia svizzera e fu costruito nel 1711. In origine era un granaio, poi divenne un arsenale svittese. In questo edificio la Confederazione ha allestito, in stretta collaborazione con le autorità di Svitto, un nuovo museo di storia ed un centro culturale. Posto su tre piani, il Forum invita a scoprire il mondo dei nostri antenati che abitavano nel territorio della Svizzera attuale tra il 1300 e il 1800. Uomini e donne, giovani e vecchi, ricchi e poveri, popolazioni di montagna e valligiani, ceti potenti e ceti emarginati: come vivevano i nostri antenati le piccole e grandi sfide della vita quotidiana? Nella tromba delle scale è collocata la „spirale storica“, sulla quale sfilano i reperti che il tempo ci ha tramandato. Il sottosuolo è riservato a esposizioni temporanee.

Dopo questa visita, raccomandabile a qualsiasi interessato, il torpedone porta i gitanti al debarcadero di Brunnen per approdare al Grütli. Il personale del piccolo Ristorante accoglie tutti con tanta simpatia e cortesia. Il pranzo, degno di nota per qualità e servizio, termina con la breve salita al praticello del Grütli. Il battello riporta i partecipanti a Flüelen. Il cielo fa i capricci ed una leggera pioggia accompagna i Patrizi lungo la via della genti per evitare l’abituale colonna al portale di Göschenen. A Chiggiogna il rituale arrivederci accompagnato da tanta gioia e soddisfazione, tutti certi di avere vissuto una giornata stimolante e gradita.

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